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About

Non sono un trader professionista e non ho ancora capito quali siano le peculiarità per esserlo. Ho iniziato circa cinque anni fa e come tutti i parvenu ho preso legnate a destra e a manca. Dopo un paio di anni di acque agitate ho capito una cosa: che l’autonomia in questo lavoro è tutto. Intendo possedere un proprio bagaglio di strumenti analitici per porre in essere quella che nel gergo tecnico viene definita “operatività”. É questa la prerogativa che definisce un trader? La considerazione che ho fatto vale per chi come me ha deciso di fare questa come attività principale. Non è disdicevole né deleterio seguire ed eseguire le indicazioni di altri (in rete ve ne sono una marea) e in mezzo a questo oceano si trovano anche persone serie e competenti. Ho conosciuto in modo fortuito Enrico Gei, ho iniziato a seguirlo ma dopo poco tempo è scattata una molla; mi sono detto… hai fatto il photoreporter per quasi trent’anni e non ti facevi scattare le immagini da altri, perché mai dovresti farlo adesso, visto che hai deciso che questo sarà il tuo nuovo mestiere.
Conoscere Enrico è stato il mio colpo di fortuna, senza il suo appoggio e la sua amicizia non sarei riuscito ad andare avanti. Non è l’unico bravo sulla piazza ma io conosco lui, ho a che fare con lui e mi fido di lui, continuo ancora a tirare su il catino dal suo pozzo perché so che dentro di acqua ce n’è tanta, seguo i suoi webinar, il suo canale YouTube, le sue analisi sui social ma ho preso una decisione: studiare, anche per capire chi evitare in mezzo alla pletora dei maghi che tirano conigli fuori dal cilindro. Ho imparato a diffidare quando vedo nominare e mostrare le cifre delle operazioni, per la semplice ragione che la tentazione del provarci e andare oltre da parte di chi si approccia e non sa nulla dei tranelli di questa attività, è il pericolo costante e, se dovessi descrivere il trading con un solo elemento, sceglierei questo: la pericolosità della tentazione del tutto e subito.
Faccio sommessamente notare fra l’altro, che nelle sale dove manovrano i mercati, 1000-2000 dollari, sventolati su YouTube ad esempio, cifra che può essere considerata un risultato allettante, nelle Trading Room dove si manovrano i mercati i signori con le cravatte a pallini li spendono in sigari cubani la sera a cena.
Le fondamenta di questo spazio web sono la voce di menu “Backtest”, in quella stanza analizzo delle strategie provenienti dal pozzo di cui sopra, per la semplice ragione che di quell’acqua ho garanzia di potabilità e, al fine di non rendere quei test un esercizio meramente “didattico”, dati, numeri e statistiche avranno spazio nell’operatività, seguendo le tappe di quello che deve essere il percorso che un trader pone in essere quando decide di adottare un metodo per procacciarsi occasioni di guadagno: analizzare una strategia, produrre dati, applicarla su un conto demo (uguale, non simile a quello vero) per poi passare al conto reale adoperando una size contenuta e aumentandola gradualmente solo dopo che i risultati si confermano solidi.
In questi anni me ne sono capitate di ogni, persino aver acquistato un corso su una strategia per poi scoprire che quelle due ore di video sono visionabili gratis sul canale YouTube del proponente.
Di materiale in rete ce n’è tanto come ho precedentemente accennato e forse proprio per questo nessuno è portato ad approfondire, cosa necessaria per crearsi un metodo valido. Ne provi uno, due, tre, e dopo un paio di colpi a vuoto li lasci, per poi passare ad altri o peggio ancora, se quei due, tre colpi, sono andati a segno inizi a metterci cifre pesanti perché tanto va… ho trovato il modo per sbancare…
Questo dicono le percentuali sulle perdite che i Broker sono tenuti a pubblicare per legge sulle loro Homepage. Quelle percentuali raccontano questo.
Generalmente una persona che segue la strada corretta ritiene un metodo valido dopo un tot di operazioni e questo faremo insieme seguendo il percorso su accennato.
Ho preferito iniziare con il pubblicare due strategie i cui “Setup” sono facilmente leggibili, le ho testate su base giornaliera (ci saranno anche per l’Intraday) perché ritengo che il senso di questa mia iniziativa sia dedicato a chi non ha tempo per seguire i mercati come lavoro principale, quindi a chi non può stare in piedi la sera a mezzanotte per vedere la chiusura giornaliera di mercati OTC aperti H24.

Forex, Indici, Materie Prime e Metalli Preziosi saranno comunque presenti nelle analisi.
Quindi, tutto ciò avrà un costo? Sì. Sarà contenuto? Sì.
Ritengo che il modo migliore di procedere sia iniziare con due, massimo tre strategie su mercati dove è possibile operare con ordini pendenti immessi in orari “decenti”, quindi adottare una nutrita Watchlist di titoli azionari e quotidianamente mettere in “macchina” le posizioni relative ai nostri “Setup”.
Dopo un centinaio di trade farò un primo consuntivo e solo in seguito verrà istituita un’area riservata. Gli altri contenuti saranno sempre disponibili in modo gratuito, come la visione dei dati delle strategie.
I pesci sono pesci, ha poca importanza da dove arrivano se è di quelli che vi nutrite, tuttavia, se preferite imparare a pescare preparate amo e filo, e sopratutto… armatevi di santa pazienza…

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Non sono un trader professionista e non ho ancora capito quali siano le peculiarità per esserlo. Ho iniziato circa cinque anni fa e come tutti i parvenu ho preso legnate a destra e a manca. Dopo un paio di anni di acque agitate ho capito una cosa: che l’autonomia in questo lavoro è tutto. Intendo possedere un proprio bagaglio di strumenti analitici per porre in essere quella che nel gergo tecnico viene definita “operatività”. É questa la prerogativa che definisce un trader? La considerazione che ho fatto vale per chi come me ha deciso di fare questa come attività principale. Non è disdicevole né deleterio seguire ed eseguire le indicazioni di altri (in rete ve ne sono una marea) e in mezzo a questo oceano si trovano anche persone serie e competenti. Ho conosciuto in modo fortuito Enrico Gei, ho iniziato a seguirlo ma dopo poco tempo è scattata una molla; mi sono detto… hai fatto il photoreporter per quasi trent’anni e non ti facevi scattare le immagini da altri, perché mai dovresti farlo adesso, visto che hai deciso che questo sarà il tuo nuovo mestiere.
Conoscere Enrico è stato il mio colpo di fortuna, senza il suo appoggio e la sua amicizia non sarei riuscito ad andare avanti. Non è l’unico bravo sulla piazza ma io conosco lui, ho a che fare con lui e mi fido di lui, continuo ancora a tirare su il catino dal suo pozzo perché so che dentro di acqua ce n’è tanta, seguo i suoi webinar, il suo canale YouTube, le sue analisi sui social ma ho preso una decisione: studiare, anche per capire chi evitare in mezzo alla pletora dei maghi che tirano conigli fuori dal cilindro. Ho imparato a diffidare quando vedo nominare e mostrare le cifre delle operazioni, per la semplice ragione che la tentazione del provarci e andare oltre da parte di chi si approccia e non sa nulla dei tranelli di questa attività, è il pericolo costante e, se dovessi descrivere il trading con un solo elemento, sceglierei questo: la pericolosità della tentazione del tutto e subito.
Faccio sommessamente notare fra l’altro, che nelle sale dove manovrano i mercati, 1000-2000 dollari, sventolati su YouTube ad esempio, cifra che può essere considerata un risultato allettante, nelle Trading Room dove si manovrano i mercati i signori con le cravatte a pallini li spendono in sigari cubani la sera a cena.
Le fondamenta di questo spazio web sono la voce di menu “Backtest”, in quella stanza analizzo delle strategie provenienti dal pozzo di cui sopra, per la semplice ragione che di quell’acqua ho garanzia di potabilità e, al fine di non rendere quei test un esercizio meramente “didattico”, dati, numeri e statistiche avranno spazio nell’operatività, seguendo le tappe di quello che deve essere il percorso che un trader pone in essere quando decide di adottare un metodo per procacciarsi occasioni di guadagno: analizzare una strategia, produrre dati, applicarla su un conto demo (uguale, non simile a quello vero) per poi passare al conto reale adoperando una size contenuta e aumentandola gradualmente solo dopo che i risultati si confermano solidi.
In questi anni me ne sono capitate di ogni, persino aver acquistato un corso su una strategia per poi scoprire che quelle due ore di video sono visionabili gratis sul canale YouTube del proponente.
Di materiale in rete ce n’è tanto come ho precedentemente accennato e forse proprio per questo nessuno è portato ad approfondire, cosa necessaria per crearsi un metodo valido. Ne provi uno, due, tre, e dopo un paio di colpi a vuoto li lasci, per poi passare ad altri o peggio ancora, se quei due, tre colpi, sono andati a segno inizi a metterci cifre pesanti perché tanto va… ho trovato il modo per sbancare…
Questo dicono le percentuali sulle perdite che i Broker sono tenuti a pubblicare per legge sulle loro Homepage. Quelle percentuali raccontano questo.
Generalmente una persona che segue la strada corretta ritiene un metodo valido dopo un tot di operazioni e questo faremo insieme seguendo il percorso su accennato.
Ho preferito iniziare con il pubblicare due strategie i cui “Setup” sono facilmente leggibili, le ho testate su base giornaliera (ci saranno anche per l’Intraday) perché ritengo che il senso di questa mia iniziativa sia dedicato a chi non ha tempo per seguire i mercati come lavoro principale, quindi a chi non può stare in piedi la sera a mezzanotte per vedere la chiusura giornaliera di mercati OTC aperti H24.

Forex, Indici, Materie Prime e Metalli Preziosi saranno comunque presenti nelle analisi.
Quindi, tutto ciò avrà un costo? Sì. Sarà contenuto? Sì.
Ritengo che il modo migliore di procedere sia iniziare con due, massimo tre strategie su mercati dove è possibile operare con ordini pendenti immessi in orari “decenti”, quindi adottare una nutrita Watchlist di titoli azionari e quotidianamente mettere in “macchina” le posizioni relative ai nostri “Setup”.
Dopo un centinaio di trade farò un primo consuntivo e solo in seguito verrà istituita un’area riservata. Gli altri contenuti saranno sempre disponibili in modo gratuito, come la visione dei dati delle strategie.
I pesci sono pesci, ha poca importanza da dove arrivano se è di quelli che vi nutrite, tuttavia, se preferite imparare a pescare preparate amo e filo, e sopratutto… armatevi di santa pazienza…